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Sezione Tradizioni Popolari
Scheda N. 6
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Urbiano di Mompantero: Festa di S. Brigida e S. Orso - Il Ballo dell'Orso


Urbiano, l'orso

Data: prima domenica di febbraio (la domenica dopo S. Orso, che ricorre il 31 gennaio)

Personaggi: l'"orso", un uomo che indossa un costume fatto con pelli di pecora e capra

  • i bambini, che trascinano l'orso con corde e catene
  • i domatori, che tentano di ammansire l'orso, picchiandolo con bastoni e dandogli da bere
  • una ragazza, che riuscirà ad ammansire l'orso e alla fine della festa ballerà con lui
  • la banda musicale

Simboli: l'orso, che simboleggia la paura e il male e viene allontanato con lo scherno dalla popolazione, oppure la sua identificazione con l'inverno, cui si sostituisce la primavera, qui simboleggiata dalla ragazza

Origini: vi sono varie interpretazioni dell'origine della festa, una delle quali risale all'antico culto pagano di Diana, cui veniva sacrificata una vergine fanciulla (qui la ragazza che balla con l'orso); si può anche vedere nella belva l'identificazione con il carnevale, ma questo è più frequente nella tradizione francese che in quella italiana; la belva, dall'aspetto grottesco e selvaggio rappresenta la paura, che si deve allontanare ed esorcizzare con lo scherno (le botte date all'orso). Un tempo questo rituale era molto più carico di aggressività: la caccia alla belva era preannunciata con qualche giorno d'anticipo dai cacciatori del paese, che giravano, con il volto tinto di nero, gridando "fora l'ors"; la sera della vigilia, l'orso usciva e passava in tutte le stalle in cui si faceva la veglia, per spaventare la gente, soprattutto i bambini, ed era l'occasione per una bevuta collettiva.

Svolgimento: nelle prime ore del pomeriggio la popolazione attende la comparsa dell'orso lungo la strada che dalla frazione Urbiano sale al Rocciamelone; non si sa ne' quando ne' dove si mostrerà, ne' da chi è impersonato, si sa solo che scende dalla montagna; tutti i preparativi si svolgono in segreto, e sono solo alcuni uomini del paese ad organizzare la manifestazione. L'orso compare - preannunciato dalla banda musicale - legato con corde e catene, e vestito con pelli di capra e pecora. I bambini, in maschera, lo trascinano con le catene, gli uomini - i domatori - che lo seguono, lo trattengono per mezzo di corde. Quando l'orso si ferma, alcuni uomini gli versano in bocca del vino, per mezzo di un grande imbuto, che serve anche ad amplificare le grida. Il corteo termina nella piazza del paese, dove, sempre al suono della banda musicale, si aprono le danze per tutta la popolazione. L'orso sarà finalmente domato da una ragazza che accetterà di ballare con lui.

La festa si conclude con l'offerta di vin brulé e dolci a tutti.

Urbiano: St. Brigida and St. Orso Feast, the Bear Dance


Urbiano, l'orso

The feast takes place on the first Sunday of February, after the day of St. Orso (Orso in Italian means bear), that is on January 31st.

The most important character is a "bear", a man with a costume made with sheep- and goat-skin. Some children drag the bear with ropes and chains; some men try to tame him beating him with sticks and giving him wine to drink through a funnel in his mouth. A girl tries to tame the bear dancing with him.

Urbiano, il ballo dell'Orso

At the beginning of the afternoon the people wait for the bear, who will come down from the mountains near Urbiano, and will walk through the village, with the children and men, and with the band, who finally will play in the square; here he will dance with the girl.

Then the people dance, and the feast concludes with wine and cakes for everybody.

There are several interpretations about the origins and meanings of the feast. The bear represents the winter, a bad season, and the girl represents the spring, a nice season, that takes its place.

The bear represents also the evil and the fear, and is driven away with derision by people.


Luna Nuova - bisettimanale di informazione locale
La Spada sulla Roccia
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La Spada sulla Roccia
(2009)

Danze e duelli tra arte rupestre e tradizioni popolari
della Valcenischia e delle valli del Moncenisio

a cura di Andrea ARCÀ

Volume a carattere archeologico ed etnografico sul rapporto tra arte rupestre e danze armate tradizionali della Valle di Susa e della Valcenischia. Il libro, interamente a colori, contiene oltre 700 fotografie e rilievi, che illustrano i complessi petroglifici delle valli del Moncenisio e che propongono una serie di approfonditi confronti archeologici, in particolare con l'arte rupestre dell'Alta Moriana e della Valcamonica.
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A cura del Gruppo Ricerche Cultura Montana, via Pastrengo 13 - Torino, Scrivici

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