Avigliana, Parco naturale regionale
Il parco, sito all'imbocco della Valle di Susa, racchiude una zona umida di grande interesse naturalistico. La sua istituzione è avvenuta nel 1980 ad opera della Regione Piemonte. Con un'estensione di 400 ettari e un'altitudine media di 350 metri s.l.m., il parco presenta tre biotopi: quello lacustre, la palude, e il bosco di latifoglie.
Il parco si trova in una zona morenica, modellata ad anfiteatro dall'azione dell'antico ghiacciaio valsusino nell'alternanza delle fasi di ritiro ed espansione. Con l'arretramento definitivo della massa glaciale si formarono alcuni bacini lacustri, due dei quali, il lago Piccolo e il lago Grande, esistono tuttora mentre la torbiera di Trana e la palude dei Mareschi testimoniano l'antica presenza di altri bacini, ormai in avanzato stato di interramento. Nel secolo scorso la torbiera fu oggetto di una intensa attività estrattiva, per ricavare un economico combustibile fossile. Sono andati così dispersi numerosi materiali archeologici: gli scarsi reperti pervenuti fino a noi, testimoniano la presenza di un insediamento probabilmente palafitticolo, databile a 4000-3000 anni fa.
La palude dei Mareschi, sita a nord ovest del lago Grande, è uno dei pochi ambienti umidi rimasti nel territorio piemontese. E' attraversata dal canale della Naviglia, scavato nel medioevo. L'abbandono delle attività agricole dell'area ha determinato il ripristino dei canneti.
Data la varietà di ambienti l'avifauna é molto differenziata e tipica delle zone umide e lacustri, comprendendo specie stanziali e di passaggio durante il periodo della migrazione. Si possono incontrare tra gli altri il germano reale, lo svasso maggiore, la folaga, l'airone cinerino, la gallinella d'acqua, la cannaiola, il martin pescatore e il nibbio bruno.
Alcuni itinerari segnalati permettono la visita del parco. La navigazione è vietata sul lago Piccolo e consentita sul lago Grande dove viene privilegiata l'attività sportiva velica e a remi. Nel territorio del Parco si trovano anche i ruderi del castello sabaudo, la chiesetta romanica di san Bartolomeo, il santuario della Madonna dei Laghi.
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The Avigliana natural regional Park
The park, situated to the entrance of the Valley of Susa, encloses a humid area of great naturalistic interest. It was created in 1980 by the Piedmont Region, Italy. With an extension of 400 hectares and an altitude of 350 meters, the park shows three different areas: the lake, the marsh, and the wood.
The Park is situated in a morainic zone, modelled by the action of the ancient Susa Valley glacier. With the definitive regression of the glacier some lakes were formed, two of which, the Small Lake and the Large Lake, still exist while the Trana peat-bog and the Mareschi marsh testify the ancient presence of other lakes.
In the past century the peat-bog was object of an intense extractive activity. Various archaeological materials of a Bronze Age pile-dwelling settlement have been unfortunately dispersed.
The Mareschi marsh is one of the few humid areas survived in the Piedmont. It is crossed by the Naviglia channel, dug in the Middle Ages. The abandonment of the cultivation has determined the new growth of the reed thicket. The avifauna is greatly differentiated and typical of the humid and lake areas, comprising permanent and migrating bird species.
It is possible to visit the park along various marked paths. It is possible also to see the remains of the Savoy Castle, the little Romanesque church of St. Bartolomeo, and the Mary of the Lakes Sanctuary.
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