Le pitture della Balma dei Cervi, soggette ai danni del tempo e ai rischi di degrado antropico, costituiscono un bene culturale raro, prezioso ed estremamente delicato. Le esigenze di protezione e le notevoli difficoltà di accesso ne sconsigliano la musealizzazione in loco. Il programma di documentazione, valorizzazione e comunicazione è coordinato dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio.. The rock paintings of the Shelter of the Deer are rare, precious an extremely delicate cultural assets. They are endangered by the deterioration of time and by the risks of damage caused by humans. Safeguard requirements and difficulties in access discourage the creation of a Museum in the field. The documentation, valorisation and communication plan is coordinated by the Superintendence of Archaeology, Fine Arts and Landscape.
by Francesco RUBAT BOREL
Balma dei Cervi, archeologia e ricerca
Shelter of the deer, archaeology and research
programma di studio, tutela e valorizzazione – study, protection and development plan
All’interno delle valli alpine, incisioni e pitture rupestri si presentano come testimonianze di un remoto e quasi sconosciuto passato; si tratta, spesso, dei più antichi beni culturali dei nostri territori montani. Il riparo della Balma dei Cervi di Crodo è un sito archeologico che ospita straordinarie pitture preistoriche. È tutelato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli, che ne promuove e ne coordina lo studio e la valorizzazione.
Inside the alpine valleys, engravings and rock paintings are evidence of a remote and almost unknown past and they are often the oldest cultural heritage of our mountain territories. The shelter of the Balma dei Cervi in Crodo is an archaeological site with extraordinary prehistoric paintings. The Ministry for Cultural Heritage and Activities – Superintendency of Archaeology, Fine Arts and Landscape for the Provinces of Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola and Vercelli, manages the site and promotes and coordinates its research and public engagement
Rischio e tutela – Danger and protection
Le pitture della Balma dei Cervi non hanno eguali sulle Alpi per l’interesse delle scene, per la conservazione delle figure e per l’estensione del pannello istoriato. Tanto affascinanti quanto delicate, sono però soggette ai danni del tempo e ai rischi di degrado antropico. È proprio l’azione dell’uomo, purtroppo, a presentare i maggiori pericoli.
The paintings of the Balma dei Cervi-Shelter of the Deer are a unique site in the Alps in regard to the interesting themes of the scenes depicted, for the excellent conservation of the figures and for the size of the rock art panel. As fascinating as they are delicate, however, they are subject to the deterioration of time and to the risks of damage caused by humans. Unfortunately, the potential human impact presents the greatest danger to the site’s conservation.
Ad esempio, se guardiamo solamente al Piemonte, le pitture rupestri di Pont Raut in Val Germanasca sono state bersagliate da colpi di cannone durante la Seconda Guerra Mondiale, mentre quelle della Rocca di Cavour, pochi anni fa, sono state prima danneggiate da un chiodo da arrampicata e poi quasi cancellate da una scritta a smalto sintetico: dopo avere resistito per vari millenni alle offese del tempo, sono ormai, purtroppo, quasi del tutto perdute, cancellate in pochi secondi da mani improvvide e incoscienti.
As an example, in Piedmont, gunshot irreparably damaged the painted rock art of Pont Raut in Val Germanasca during World War II. A few years ago, the rock paintings of the Rocca di Cavour site was first harmed by a climbing nail and then almost erased by the damage caused from writing in synthetic enamel on the wall. After having resisted the ravages of time for several millennia, they are now, unfortunately, almost completely lost, destroyed in seconds by careless and irresponsible hands.
Sono beni culturali rari, preziosi ed estremamente delicati, che devono essere protetti con la massima cura e sottoposti ad assoluta tutela, per garantirne l’integrità. Le croste calcitiche della parete dipinta della Balma dei Cervi, che hanno in parte permesso la conservazione delle pitture, presentano numerose placche di distacco e di esfoliazione. La visita di appassionati e curiosi che, magari inconsapevolmente, si avvicinassero troppo potrebbe distruggerle per sempre, dopo che per millenni hanno guardato la Valle Antigorio.
They are rare, precious and extremely delicate cultural assets, which must be preserved with the utmost care and benefit from the best possible protection to guarantee their conservation. The calcitic crust of the painted wall of the Balma dei Cervi, which in part contributed to the preservation of the paintings, has evidence of surface exfoliation or detachment in several areas. After millennia of looking over the Valle Antigorio, visits by enthusiasts and tourists who, perhaps unconsciously, get too close to the rock art could destroy them forever.
Studio e valorizzazione – Study and development
Tali considerazioni, a cui si aggiungono le caratteristiche fisiche del sito, un versante montano scosceso con notevoli difficoltà di accesso, che si affaccia su un dirupo dove non possono essere collocati parapetti, sconsigliano di musealizzare in loco la Balma. La creazione del Museo Virtuale pone rimedio a tali criticità e costituisce il primo importante tassello di una necessaria opera di valorizzazione, studio e divulgazione.
In addition to these considerations, is the difficulty in access due to the physical characteristics of the site, a steep mountain slope to reach the site and an adjoining cliff on which no safety parapets can be placed. These environmental conditions impede the possibility of establishing a site which is accessible to the public. The creation of the Virtual Museum remedies these critical issues and constitutes the first important step towards a necessary tool for the research, enjoyment and accessibility of such an important site.
Il progetto Alle Radici della Preistoria, programma integrato di documentazione, valorizzazione, comunicazione, ha visto la partecipazione di vari attori grazie al finanziamento della Compagnia di San Paolo, nel quadro dei bandi di contributo dedicati alla valorizzazione dei beni culturali: la Soprintendenza per il coordinamento e la supervisione scientifica, il Comune di Crodo per l’organizzazione, la cooperativa Archeologica Le Orme dell’Uomo per la realizzazione. Si tratta di una sinergia favorevole, che ben si accorda con i compiti istituzionali del Ministero per i Beni e le Attività Culturali con gli Enti locali ed economici. Il legame con il territorio è stato consolidato grazie alla realizzazione di un laboratorio didattico di formazione, al coinvolgimento di giovani studenti di archeologia nelle operazioni di documentazione e all’indizione di un concorso per la realizzazione di un murale artistico per presentare le pitture della Balma nel centro abitato di Crodo.
The project called To the root of the prehistory (Alle Radici della Preistoria), is an integrated plan for the documentation, development, and the communication of the site information and has seen the participation of various contributors. This has been possible thanks to the Compagnia di San Paolo’s funding, in the context of calls for contributions dedicated to the enhancement of cultural heritage. These contributors include the Superintendency for the coordination and scientific supervision, the Municipality of Crodo for the organization of the project, and the Cooperativa Archeologica Le Orme dell’Uomo for undertaking the work in question. This is a favorable synergy, which fits well with the institutional tasks of the ‘Ministry for Cultural Heritage and Activities’ with the local and economic bodies. Regional involvement has been achieved with the creation of an educational training workshop, the involvement of young archaeology students in the documentation of the site and the creation of a competition with the aim of producing an artistic mural in the town of Crodo to promote the paintings of the Balma dei Cervi site.
Dal punto di vista scientifico, grazie allo studio archeo-iconografico di dettaglio coordinato dalla Soprintendenza, sono stati acquisiti gli elementi di documentazione grafica, fotografica, morfologica e digitale necessari per una approfondita conoscenza degli elementi figurativi presenti alla Balma e per il loro inquadramento archeologico. Gli ulteriori studi in corso, come le analisi delle croste pittoriche e dei pigmenti in collaborazione con l’Università di Ferrara, saranno in grado di fornire altri dati indispensabili per capire come siano state realizzate le figure e per contribuire a inquadrarne con maggiore precisione la posizione cronologica, nel caso vengano individuati resti di agglutinanti organici. Ciò permetterebbe la datazione assoluta delle sostanze utilizzate per la loro realizzazione.
From a scientific point of view, it was thanks to the detailed archaeological-iconographic study coordinated by the Superintendency that the graphic elements and the photographic, morphological and digital documentation were obtained. This was necessary for an in-depth knowledge of the figurative elements present at the Balma dei Cervi and for their archaeological classification. Further research is in progress, such as the analysis of the paint crusts and pigments in collaboration with the University of Ferrara, which will provide other essential data to understand how the figures were created and, in the event that organic agglutinants are identified, to help with greater precision in allocating a chronological timeframe for the paintings. This could also enable the absolute dating of the substances used for their creation.
Considerando che in tutto l’arco alpino i ripari con pitture rupestri conosciuti sono a malapena una ventina, l’area ossolana, con le recenti scoperte della Balma dei Cervi a Crodo, a cui si associano la parete dipinta della Balma del Capretto a Croveo in Valle Devero, e la figura dipinta del Balm ’d la Vardaiola all’Alpe Veglia, ospita tre pannelli preistorici dipinti e assume un ruolo di spicco nel contesto delle pitture rupestri alpine. È un valore importante, che segna fin dal più antico popolamento il territorio ossolano, così ricco di tesori di pittura nel corso dei secoli, dalla pieve di Baceno ai pittori paesaggisti.
Considering that throughout the Alps the shelters with known cave paintings number barely twenty, the Ossola area, with the recent discoveries of the Balma dei Cervi at Crodo, together with the painted wall of the Balma del Capretto (the shelter of the goat) at Croveo in Valle Devero, and the painted figure of Balm ‘d la Vardaiola at Alpe Veglia, is home to three prehistoric painted panel sites and takes on a prominent role in the context of alpine rock art paintings.
The Ossola territory is thus of important heritage value from the most ancient peopling with the rock art paintings to the wealth of paintings over the centuries, from the Parish Church of Baceno to the famous landscape painters (the “Paesaggisti“).
Francesco RUBAT BOREL
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio
Ministry for Cultural Heritage and Activities
Superintendency of Archaeology, Fine Arts and Landscape
(translated by Marisa D. Giorgi)
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