Alpi Occidentali, gli ultimi studi di Arte Rupestre

Valcenischia

TRACCE no. 9 – by A. Arcà, A.Fossati, E. Marchi, E. Tognoni


2nd International Congress of Rupestrian Archaeology
2-5 October 1997 DARFO BOARIO TERME
Gli ultimi studi sull’Arte Rupestre delle Alpi Occidentali.
La ricerca nel campo delle incisioni rupestri nelle Alpi Occidentali ha dato negli ultimi anni importanti risultati. Nuove rocce e nuove aree sono state scoperte e documentate…

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La ricerca nel campo delle incisioni rupestri nelle Alpi Occidentali ha dato negli ultimi anni importanti risultati. Nuove rocce e nuove aree sono state scoperte e documentate con metodologia scientifica, alcune di queste con l’intervento della Cooperativa Archeologica “Le Orme dell’Uomo”, in collaborazione e su richiesta della Soprintendenza Archeologica del Piemonte e del Gruppo Ricerche Cultura Montana (GRCM) di Torino.

Mompantero, Iron age axes

Val di Susa. In Val di Susa i ritrovamenti di materiale figurativo sono cospicui e di notevole interesse. In comune di Mompantero, alle falde del Rocciamelone, sono state schedate e rilevate incisioni picchiettate su calcare filladico, per un totale di 18 rocce e di 345 figure. I dati alfanumerici sono stati inseriti in un apposito database e alcuni rilievi sono stati digitalizzati. Alcune di queste istoriazioni sono state scoperte alla fine degli anni ‘80 dai coniugi Tonini, altre invece dagli studiosi delle Orme dell’Uomo nel corso delle ultime ricerche. Si tratta per lo più di incisioni meandriformi e spiraliformi, con limitata presenza di coppelle, ma non mancano anche i figurativi come asce da guerra a lama semilunata (tipo Ornavasso) della fine dell’età del Ferro (II sec. a.C.-I d. C.) e antropomorfi schematici con la tipica postura delle braccia sui fianchi. La fase meandro-spiralica presenta spiccata analogia se non totale coincidenza con il materiale della vicina Haute Maurienne. E’ più consunta e sottoposta alle figure di asce. Nella stessa area importantissimo è stato il rinvenimento di pitture bianche su pareti verticali (3 siti): figure di arcieri, guerrieri e armati a cavallo. Sia i confronti stilistici (figure bi-triangolari nello stile geometrico vascolare) che la tematica delle scene (caccia armata, cavalcature equilibristiche) permettono un’attribuzione alla media età del Ferro.

Mompantero, Iron age paintings

Valcenischia. L’area valsusina ha rivelato la presenza di incisioni rupestri anche a notevoli altitudini: in Valcenischia, a oltre 2300 m s.l.m., sono state rinvenute dal GRCM nel 1995 incisioni su calcare filladico raffiguranti armati della media e tarda età del Ferro, coppelle, canaletti. Alcuni armati presentano una incredibile somiglianza con le figurazione camune dello stile IV 5 (guerrieri a corpo quadrato con “corazza” decorata a “X”), confermando ancora una volta quanto le tematiche iconografiche godessero di una diffusione a largo raggio. Le rocce incise sono collocate su un pianoro ai piedi di alte vette ed in posizione fortemente panoramica sulla valle. Il materiale è attualmente in corso di documentazione. Recentissimo (settembre 1997) è il rinvenimento (Arcà – Mano – Fossati) di altre 4 superfici istoriate, di cui 3 con figurazioni antropomorfe, ancora una volta guerrieri che brandiscono e mostrano la spada. Va citata la presenza in Valcenischia e in Valsusa della tradizionale danza degli Spadonari (Venaus – Giaglione – S. Giorio), che affonda molto probabilmente le sue radici nelle danze armate dell’età del Ferro e che può essere stata il soggetto ispiratore delle raffigurazioni rupestri.

Valcenischia, late Iron age warriors

Albedosa. Un’altra area di notevole interesse nell’ambito dell’arte rupestre non figurativa è la Valle dell’Albedosa, frazione Tramontanino, in provincia di Alessandria. In seguito alla scoperta del ricercatore Roberto Amisano, e all’interessamento e all’incarico della Soprintendenza Archeologica del Piemonte, sono state documentate da Le Orme dell’Uomo 8 rocce e 133 figure. Le superfici di arenaria miocenica (arenarie di Serravalle) ospitano numerose coppelle, profondi canaletti, vaschette ed impronte di piedi. Le caratteristiche sezioni ad angolo retto testimoniano l’esecuzione con strumento metallico e permettono l’accostamento con le coppelle di Montaldo di Mondovì e di Susa, già attribuite all’età del Ferro. La presenza di pediformi (o meglio di impronte calzate) offre un ulteriore contatto con la tematica di tale periodo.

Albedosa, Tramontanino

Suggestiva per la corrosione eolica e la conformazione dell’ampio “tetto” sommitale” è la roccia principale, il Sangiu dei Strie (cengia delle Streghe). Visto il ripetuto accostamento in tutta l’area alpina tra rocce coppellate e nomi quali Roca ‘dle Faie (Roccia delle Fate, Val di Susa) o Sass di Strii (Albate – CO), è possibile prendere in considerazione l’ipotesi di una persistenza nell’immaginario popolare di riti e tradizioni che riversano nel mondo della stregoneria (che doveva avere una concreta base in pratiche di medicina popolare, in riti vaticinatori o dedicatori) quanto non più comprensibile o accettabile dalla mentalità tradizionale.

Andrea Arcà – Angelo Fossati – Elena Marchi – Emanuela Tognoni
p.zza Donatori di Sangue 1, 25040 Cerveno – BS – I
voice +39-364-433.983 fax +39-364-43.43.51

Bibliografia

AA.VV.,1995. Immagini dalla Preistoria, incisioni e pitture rupestri: nuovi messaggi dalle rocce delle Alpi Occidentali
ARCà A. – CAMETTI G.M. – MEIRANO P., 1996. Gravures rupestres del l’Age du Fer en Valcenischia (Alpes Occdentales), “I.N.O.R.A.”, 14, Foix, pp. 7-9
ARCà A. – FOSSATI A. – MARCHI E. – TOGNONI E., 1996. I petroglifi della Valle dell’Albedosa, “Quaderni della Soprintendenza Archeologica del Piemonte”, 14, Torino
CAMETTI G.M. -MEIRANO P., 1996. New Iron Age engraved rocks found in western Alps, “TRACCE Online Rock Art Bulletin”, 1, http://www.geocities.com/Athen/2996/tracce1.html
GAMBARI F. M., 1994. L’arte rupestre in Piemonte: cenni di analisi stilistica e cronologica, “Notizie Archeologiche Bergomensi”, 2, pp. 129-142, Bergamo

 


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